Mario Carrieri nasce a Milano nel 1932. Figlio del grande poeta e critico d’arte Raffaele, cresce durante la stagione che vede Milano imporsi come città d’arte e di cultura a livello mondiale, e nella frequentazione di figure come Picasso, Eugenio Montale, Lucio Fontana, Gio Ponti, Man Ray. Nella sua precocissima vocazione alla fotografia Carrieri infonde tutta la passione e il grido che attraversava la poesia e l’arte visiva negli anni Cinquanta a Milano. Ventisettenne, pubblica nel 1959 il volume “Milano, Italia” l’opera più importante realizzata nella fotografia italiana di quegli anni. Il Museum of Modern Art di New York e altri musei europei acquisiscono, per le loro collezioni, numerose immagini del volume. Per l’UNESCO e la Menil Foundation di Huston pubblica numerosi libri sull’arte antica nei 5 continenti e negli anni ’70 sull’arte africana. Nella coscienza della distanza incolmabile tra il proprio modo di operare e le miserie culturali e ideologiche che lo circondavano, Carrieri decide poi di continuare la propria ricerca artistica in totale solitudine, promuovendo a livello pubblico solo la sua attività professionale svolta con straordinario successo tra l’Europa e gli Stati Uniti nel campo dell’architettura e del design, lavorando per figure come Aldo Rossi, Renzo Piano, Norman Foster, Rem Koolhaas. Il frutto della sua ricerca artistica personale, da vita al progetto quarantennale “Fiori e Visioni”, opere anche di grandi dimensioni e sunto di un calvario spirituale e tecnico portato all’estremo.